ACQUA: COSA LEGGERE IN ETICHETTA
ANALISI CHIMICA - Riporta le indicazioni sulle proprietà fisico-chimiche del prodotto: il grado di acidità o pH (tra 6,8 e 7,2 indica un'acqua neutra, sopra 7,2 un'acqua alcalina e sotto i 6,8 un'acqua acida); il residuo fisso (cioè la quantità di sali che rimane in un litro d'acqua quando viene fatta evaporare a 180 gradi) che sotto i 50 mg/l indica un'acqua minimamente mineralizzata, da 50 a 500 mg/l un'acqua oligominerale (la più adatta al consumo regolare e comune), da 500 mg/l fino ai 1500 mg/l un'acqua "mediominerale" e sopra i 1550 mg/l un'acqua minerale, indicata solo in diete specifiche e/o per chi svolge intensa attività fisica.
SOSTANZE DISCIOLTE - Elenca i valori dei minerali e degli inquinanti disciolti. Tenete d'occhio sono soprattutto il sodio (che non deve superare i 20mg/l perché consumiamo già troppo sale nella dieta) il calcio (che è meglio superi i 60 mg/l) e i nitrati (che per legge non devono superare i 50 mg al litro ma, secondo gli esperti, sarebbe meglio non oltrepassassero i 5 mg/l soprattutto se l'acqua viene bevuta dai bambini).
MARCA COMMERCIALE - E' il nome della sorgente da cui sgorga l'acqua. Quelle d'alta montagna sono più lontane da fonti di inquinamento come scarichi, industrie e allevamenti intensivi.
QUALITA' SALIENTI - Sono le informazioni relative alle proprietà salutari del prodotto. Ci dicono, per esempio, se l'acqua può avere un'azione digestiva o combattere la stipsi.